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MR. BOOTH: “LA MIA FANTASTICA
MOTO GUZZI AMBASSADOR”

Booth's Bike / 1968 Moto Guzzi / Motocycle Enthusiast

La storia di un incontro: lei è una splendida Moto Guzzi modello Ambassador V7 750, del ’68, restaurata e curata fin nei più piccoli dettagli, lui è Mr. Booth che rivela una passione senza confini per la sua moto, nata – come tutte le MG – nello stabilimento di Mandello del Lario, a due passi dal Lago di Como. Passione e orgoglio di essere proprietario di un raro esemplare che fa gola ai collezionisti (ne possiede una perfettamente restaurata anche l’attore e regista Ewan McGregor, testimonial Moto Guzzi): così il simpatico Guzzista d’Oltreoceano racconta la sua storia a Mr. Love (autore di questo bel video intitolato “Booth’s bike”, “La moto di Booth”), e di come ha riportato all’antico splendore la bellissima moto italiana. In patria il modello si chiamava Moto Guzzi V7 Special 750, negli Stati Uniti commercializzata con il nome di V7 Ambassador, con leva del cambio spostata a sinistra e livree di differenti colorazioni.

Moto Guzzi V7 Special 750 (Italia e Mercati Europei)

my bike movie

Esemplare del 1969 di Peter Scott: Moto Guzzi V7 Ambassador 750 restaurata (mercato USA)

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1969 MOTO GUZZI AMBASSADOR 750


Traduzione audio del video. “Mi chiamo Booth e questa che vediamo è una Moto Guzzi Ambassador del 1968. E’ l’ottava di una serie di cento, ed è piuttosto rara in quanto ne hanno prodotte solo cento esemplari, spediti direttamente dall’Italia. La moto fu costruita da una società ancora attiva oggi, è una marca molto antica che si chiama Moto Guzzi. Tendono ad essere costruite manualmente, soprattutto allora, quindi utilizzavano i pezzi a disposizione per farle arrivare sul mercato appena possibile. A quel tempo non avevano ancora sviluppato il nuovo tipo di telaio con il serbatoio per la 750, quindi hanno utilizzato il telaio della 700… Era l’unica moto che mi potevo permettere all’epoca e fui colpito dallo stile, me ne innamorai. Il supporto del tachimetro è bellissimo, non ho mai visto niente di simile, e si abbina perfettamente con il frontale, il freno anteriore è favoloso, ormai ci sono abituato, non mi trovo più con i frontali più moderni, non riesco a guidarli. Il gruppo ottico anteriore ha una forma allungata, un paio di anni dopo diventò più tondo. Il serbatoio è favoloso, mi piacciono tantissimo i dettagli e la linea del copricatena e della sospensione posteriore. Poi mi piacciono i cerchioni in lega con gli steli in acciaio inox, e anche i mozzi sono fantastici. E la livrea è di una semplicità stupenda. Per l’epoca, avere questa moto era come andare sulla luna; i cilindri erano in acciaio indurito cromato. I manifesti pubblicitari dicevano, ‘Pensate in grande, scegliete Guzzi’, ed era una tourer. Una 4 marce, per il touring, nel 1968.


ADV americane dell’epoca

E infatti aveva una sensibilità davvero fantastica. Le moto MG sono vere signore, non sono cattive, questa per me è una vecchia amica. Impiegai dieci anni a ricostruirla e a restaurarla. L’avevo smontata e rimontata tutta, ma non avevo i soldi per fare un lavoro come si deve sulla carrozzeria, riverniciarla e così via… oggi sarebbe ora di fare un nuovo restauro, perché la uso tutti i giorni. Anni fa, era difficile trovare i pezzi, non riuscivi a trovare i tubi, gli ammortizzatori e così via, e quindi mi misi a ricostruirla. Oggi con internet è abbastanza facile trovare i pezzi ovunque nel mondo, c’è sempre qualcuno che ha quello che ti serve. La parte ingegneristica delle prime Guzzi era indecifrabile... Non sapevo nulla di come ricaricare la batteria, ed ero sempre lì a dover spingerla correndo per farla partire…. Come mi sento quando salgo sulla moto? E’ una sensazione meravigliosa perché sai che stai per fare un giro con la G maiuscola. Vi associo tanti bei ricordi, quindi a livello emozionale è bellissimo. Fisicamente, sono tutto un gemito quando ci salgo rispetto a quando avevo 25 anni. E’ molto rigida… le sospensioni non le ho mai cambiate, preferisco mantenere l’aspetto estetico. La moto è molto maneggevole, piuttosto agile. Il cambio è configurato quasi come un cambio automatico, ci fai tutto con la terza. Ha quattro marce, ho passato gran parte della vita cercando la quinta, sempre alla ricerca, ci dev’essere… Ormai l’ho sistemata ed è piuttosto affidabile, comunque è una moto di 42 anni e comincia a dimostrarli. Altre moto hanno il loro fascino, ma io amo profondamente questa, per lo stile che è quasi perfetto. Per me personalmente è una vecchia amica che conosco da anni e non posso immaginare non averla, la sua perdita sarebbe un colpo durissimo… Mio padre non capisce perché non ho una Harley o una BMW!”.

Caro Mr. Booth, grazie per la sua testimonianza da vero Guzzista!

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Mr. Booth in sella alla sua amata MG Ambassador vintage

FONTE DEL VIDEO “Booth’s Bike”: Mr. Love Films, Vancouver, Canada; Michael Love/Lil’Devl Film & Video Productions Inc.

INFO:
www.lildevl.com

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