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Viaggi

2006-2016

DA MANDELLO DEL LARIO A CAPO NORD
IN SELLA A MOTO GUZZI NORGE 1200

DIECI ANNI FA, IN OCCASIONE DELL’85° ANNIVERSARIO DEL MARCHIO DELL’AQUILA, IL RAID “MOTO GUZZI NORGE” RIPERCORSE IL VIAGGIO COMPIUTO NEL 1928 DA GIUSEPPE GUZZI, CHE ARRIVO’ FINO AL CIRCOLO POLARE ARTICO IN SELLA ALLA G.T. 500.

Moto Guzzi Norge G.T. 500 del 1928.

Partì il 24 luglio 2006, alle 7 di mattina, la carovana di 14 fiammanti Moto Guzzi Norge 1200 GT, destinata ad arrivare, dopo sei giorni e quasi 5.000 km di percorso, al traguardo di Capo Nord, in Norvegia. Alla guida delle 14 granturismo italiane c’erano giornalisti francesi, spagnoli, inglesi, tedeschi, americani, oltre che italiani, chiamati a rinnovare l’impresa che nel 1928 portò l’ing. Giuseppe Guzzi (fratello maggiore di Carlo, fondatore con Giorgio ed Emanuele Parodi dell’azienda con il marchio dell’aquila) e la sua Norge G.T. 500 sino al Circolo Polare Artico.

Al seguito del raid di dieci anni fa c’era una troupe di fotografi e cameraman che documentò la spedizione, mentre sul sito web di Moto Guzzi fu pubblicata la cronaca del viaggio con aggiornamenti giornalieri. L’anteprima della spedizione, con esposizione delle 14 Norge 1200 GT con navigatore satellitare e presentazione del percorso, si svolse il giorno prima, presso l’area della galleria del vento Moto Guzzi, nello storico stabilimento di Mandello dove il Marchio dell’Aquila nacque 95 anni fa.

Come nel 1928, la protagonista è stata una moto chiamata Guzzi Norge, nome ereditato dal dirigibile impiegato da Umberto Nobile nel 1926 per la prima trasvolata sul Polo Nord. Nata in un’epoca di vivace evoluzione tecnica, la Guzzi Norge G.T. 500 segnò – quasi 90 anni fa – l’introduzione del telaio elastico, che per la prima volta si contrapponeva al telaio rigido tipico della produzione motociclistica dell’epoca. I vantaggi – in termini di comfort e di affidabilità – della nuova soluzione tecnica, basata sull’utilizzo di una sofisticata sospensione posteriore, si diffusero ovunque proprio a seguito del viaggio compiuto da Giuseppe Guzzi.

Giuseppe Guzzi.

Gli oltre 6.000 km di viaggio andata/ritorno, percorsi a quel tempo su strade per lo più disagiate, spesso in condizioni climatiche avverse, dimostrarono la superiore tecnologia del prodotto Guzzi e tributarono grande popolarità a un marchio nato solo otto anni prima. Per la cronaca, la G.T. 500 Norge dell’ing. Guzzi impiegò 28 giorni da Mandello al Circolo Polare Artico e ritorno, consumando 182 litri di benzina e tre pneumatici.

Dopo 85 anni di storia ininterrotta Moto Guzzi rivisse – estendendola sino a Capo Nord – quell’impresa da pionieri, ancora una volta sotto il nome simbolico della Norge.

Norge 1200, degna erede della G.T. 500 del 1928, interpretava in chiave di estrema attualità tecnologica lo spirito della progenitrice, e si presentava come una Granturismo italiana di grande fascino. Attorno al rinnovato bicilindrico trasversale a V di 90° – la “firma” di Moto Guzzi – in grado di esprimere una densità di coppia e potenza da riferimento, è stata realizzata una “viaggiatrice” capace di divorare le distanze nel più completo confort di marcia e dotata delle più avanzate innovazioni disponibili in ambito motociclistico (navigazione satellitare GPS, ABS, manopole riscaldate, parabrezza regolabile, etc.), oltre alla nuova trasmissione finale CA.R.C (cardano reattivo compatto), un brevetto Moto Guzzi. Con questa trasmissione, integrata nel forcellone in lega d’alluminio, la risposta è sempre dolce e precisa, senza gli “strappi” tipici del cardano. Tale dotazione ha reso forse il viaggio dei 14 giornalisti meno epico rispetto all’impresa del 1928, ma ha dimostrato ancora una volta la capacità di innovazione che da 95 anni caratterizza il marchio Moto Guzzi, portando sulle strade del Grande Nord – percorse da generazioni di motociclisti – una nuova Granturismo italiana, veloce e affidabile.

RIDER MAGAZINE: IL ROAD TEST DI MG NORGE GT V8 DEL GIORNALISTA KEN LEE.

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